domenica 26 luglio 2009

Università, più fondi alle migliori . Tagli per 27 atenei «sotto gli standard»

Ricerca, progetti, processi formativi tra i criteri di valutazione.

 
 

Per la prima volta in Italia applicato un criterio di qualità nella distribuzione dei fondi. I primi tre atenei in classifica: Trento e i Politecnici di Milano e Torino.

24 luglio 2009

MILANO - L’Università di Trento, i Politecnici di Milano e di Torino sono i tre migliori atenei italiani. Quelli che, secondo il ministero, hanno i maggiori standard qualitativi. E per questo verranno premiati. Anzi, il premio è già stato assegnato dal ministro Mariastella Gelmini. Per la prima volta in Italia, infatti, il ministero ha distribuito una parte dei fondi destinati alle Università sulla base di nuovi criteri di valutazione della qualità. Il 7% del Fondo di finanziamento ordinario, cioè 525 milioni di euro, è stato assegnato in base alla qualità della ricerca e della didattica degli atenei. In particolare i due terzi di questo fondo sono stati assegnati in base alla qualità della ricerca, un terzo in base alla qualità della didattica. E la classifica, che ha fatto da base a questa divisione dei fondi, certamente farà discutere (leggi la graduatoria del ministero). Perchè se c'è chi ottiene più fondi, ci sono anche atenei che, di conseguenza ne riceveranno di meno. E nella prima graduatoria sono ben 27 le università che avranno un «taglio» di fondi perché secondo la valutazione «non hanno gli standard qualitativi previsti».

Università di Trento, facoltà di Ingegneria
Università di Trento, facoltà di Ingegneria
ECCELLENZE - Il provvedimento, firmato oggi dal ministro Mariastella Gelmini, avvia quindi un nuovo sistema di valutazione delle Università italiane. L'intenzione del ministero e del governo è di premiare gli atenei più «virtuosi». Quali eccellenze sono state rilevate nelle università premiate? Trento, per esempio, secondo il provvedimento ministeriale, pur essendo un piccolo ateneo, è riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso propri progetti, i finanziamenti europei. I politecnici di Milano e Torino, invece, hanno conseguito risultati importanti su didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni degli studenti, processi formativi positivi (numero di docenti adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca.




PROMOSSI E BOCCIATI - Diversi gli atenei del Centro-Sud promossi: Roma “Tor Vergata”, l’Università di Chieti e Pescara, l’Università della Calabria, l’Università Politecnica delle Marche, l’Ateneo della Tuscia, il Politecnico di Bari e l’Università del Sannio di Benevento. Ma è anche vero che tra i 27 bocciati che avranno meno fondi ci sono soltanto tre atenei del Nord (Brescia, Parma e Iuav Venezia): le altre 24 università con giudizio negativo sono tutte al Centro o al Sud. E ci sono anche atenei di rilievo, come per esempio La Sapienza di Roma. Ma quanto vale la «promozione» in termini di finanziamenti? In particolare Trento ottiene 6 milioni in più, il Politecnico di Milano 8, Bologna 5, Padova 4. A Foggia, penultima in classifica, invece viene tolto 1 milione di euro, mentre Macerata, ultima, avrà un «taglio» di 1 milione 130mila euro. Dal 29 luglio i dati e le valutazioni saranno pubblicate sul sito del Ministero. L’erogazione dei finanziamenti del 7% alle Università di Trieste, Firenze e Siena è stata sospesa in attesa della presentazione di un piano finanziario di risanamento dei bilanci che attualmente risultano in rosso.


Fonte: Corriere.it

sabato 11 luglio 2009

Testo Codice Etico d'Ateneo

In data 25 Giugno 2009 è stato approvato dal Senato Accademico il tanto atteso codice etico d'ateneo dell'Università degli Studi di Cagliari, "un codice etico concepito come una guida per tutti i suoi membri circa gli appropriati comportamenti nei confronti dell’Università".

Qui di seguito alcuni stralci:

Art. 1
Rifiuto di ogni discriminazione
1. L’Università degli Studi di Cagliari si impegna con i suoi membri a promuovere buone prassi affinché tutti siano trattati con eguale rispetto e considerazione. Condanna ogni forma di discriminazione esercitata direttamente o indirettamente; ogni forma di pregiudizio sociale, come l’idea di supremazia o superiorità morale di un gruppo rispetto ad un altro, nonché tutti i comportamenti che si sostanzino nella persecuzione psicologica o nella violenza morale.

Art. 2
Condanna dei fastidi sessuali
1. L’Università degli Studi di Cagliari non ammette fastidi di natura sessuale e assicura alle vittime una sollecita protezione libera dal pregiudizio.

......

Art. 7
Condanna dell’abuso di posizione
1. A nessun membro dell’Università è consentito utilizzare, direttamente o indirettamente, l’autorevolezza della propria posizione accademica o del proprio ufficio al fine di ottenere prestazioni per sé vantaggiose, la cui esecuzione non sia configurabile come un obbligo giuridico.
2. L’abuso può ricorrere anche in quei comportamenti che, seppur non illegittimi, siano in contrasto con lo spirito delle norme e dei regolamenti dell’Ateneo.

......

Art. 13
Commissione Etica
1. È istituita la Commissione Etica con funzioni consultive, di ricerca e di controllo in merito all’attuazione e al rispetto delle norme del presente codice e delle prassi interpretative.
2. La Commissione favorisce, ove possibile, la composizione amichevole delle eventuali controversie; segnala agli organi competenti i casi in cui sono state ravvisate violazioni del codice etico; può sottoporre al Senato Accademico proposte di revisione o di integrazione del presente codice.
......

In allegato il file completo del codice etico d'ateneo:
codice etico_Cagliari

giovedì 9 luglio 2009

Caso Biagini: «I quattro studentelli ora sono 150»

Ancora polemiche alla facoltà di Lingue sul testo del docente di Geografia

Martedì 07 luglio 2009
 
L'Unione Sarda - pagina 19

«È ridicolo pensare, dopo mesi di silenzio, di poter parlare della cattiva gestione di questa controversia, quando negli organi deputati non una sola sillaba è stata detta da questi rappresentanti». Gli esponenti della lista “Studenti di Lingue” all'interno della facoltà di Lingue e letterature straniere replicano così alle dichiarazioni dei rappresentanti della lista Ichnusa (riportate sul giornale di ieri) a proposito del testo del docente di Geografia Emilio Biagini, contestato perché contiene opinioni personali su alcuni argomenti.
«Sicuramente il professore non deve imporre agli studenti le sue idee. Ma il rischio più grande che stiamo correndo è quello di un'élite che si arroga il diritto di decidere cosa si possa dire o fare», ha sostenuto ieri la lista Ichnusa
«Ci sorprende sino a un certo punto che si siano pronunciati solo ora», replicano gli “Studenti di lingue”. «Ma visto che il dibattito, per evidenti ragioni di protagonismo, si sta sviluppando sui giornali e non nelle sedi opportune, cogliamo l'occasione per chiedere al professor Biagini come mai in consiglio di facoltà non abbia ritenuto opportuno dare una risposta ai quattro studentelli, ormai diventati quasi 150».

Fonte: L'Unione Sarda



Qui di seguito il testo integrale degli "Studenti di Lingue"


"Giunge neanche tanto inaspettatamente la "presa di posizione" della lista Ichnusa, giusto in tempo per cadere nel dimenticatoio degli interventi sterili, numerosissimi riguardo al "caso".
Apprezziamo comunque notevolmente la disponibilità a discutere e a dare pareri, nonostante i pochi trascurabili mesi di ritardo.
Il nostro invito formale ed esplicito diretto a tutte le parti in causa a prendere parte attivamente al dibattito non era certo riservato ai soli coraggiosi che intendessero esporsi senza un'adeguata ribalta mediatica.
E' ridicolo pensare dopo mesi di silenzio di poter parlare della cattiva gestione di questa controversia, quando negli organi deputati non una sola sillaba è stata detta da questi "rappresentanti", dicendosi anzi ovviamente d'accordo.
Cogliamo quindi l'occasione per chiedere, dal momento che il dibattito si può portare avanti solo sui giornali per evidenti ragioni di protagonismo, all'ineffabile Prof. Biagini, preda di una malcelata indisposizione al contraddittorio, come mai in consiglio di facoltà non abbia ritenuto opportuno dare una risposta ai quattro studentelli ora miracolosamente moltiplicatisi toccando quasi le centocinquanta PERSONE."