lunedì 6 aprile 2009

Nella milletrecentottantasettesima puntata di U.I. (Universitari Infinocchiati):

DDL 1387 Art. 3
Comma 8.
Le università sono autorizzate a determinare l’ammontare di contribuzioni studentesche aggiuntive differite a dopo la laurea, per un importo non superiore alle tasse universitarie annue correnti stabilite dall’ateneo di iscrizione, moltiplicato per gli anni di frequenza. Le contribuzioni di cui al primo periodo saranno esigibili a decorrere dall’anno successivo alla laurea e limitatamente da coloro che percepiscano un reddito superiore a 10.000 euro. A tale fine il modello per la dichiarazione dei redditi prevede una apposita casella con la indicazione della università titolare del credito. Le contribuzioni potranno essere pagate con rate annuali entro un termine temporale massimo di 20 anni. La contribuzione aggiuntiva è dimezzata per coloro che si siano laureati in corso con una media pari o superiore a ventotto trentesimi.

Comma 9.
Le risorse rese disponibili ai sensi del comma 8 sono destinate ad integrare il fondo per il diritto agli
studi universitari, il fondo per l’edilizia universitaria e il fondo per le residenze per universitari.


Puntata milletrecentottantotto:

Li credevano finiti. Pensavano avessero finito i colpi ad effetto. Li davano per spacciati, senza più idee. Ma si sbagliavano di grosso.

In barba a tutti i detrattori, in barba alle insidie ed in barba alla logica socratica nasce il nuovo Decreto Legge Milletrecentoottantasette!
Dopo il boom della legge 133 qualche stolto si era convinto che l'apice fosse stato toccato: come migliorare una misura così solidamente funzionante nel riformare l'università pubblica italiana? Impossibile.
Ma nel nostro governo ci sono uomini e donne forti, persone che vedono il possibile nell'impossibile, individui con una missione. E, anche questa volta, hanno voluto dimostrare che loro non si arrendono mai.
Dopo quella birichinata della legge 133, arriva questo fantasmagorico, sensazionale, impertinente decreto legge, che finalmente fa piazza pulita degli studenti e dei docenti che all'università non ci fanno niente! Dopo aver sottratto 1500 milioni al F.F.O. (cioè il fondo per finanziare l'università) per pagare i debiti a quei burloni dei banchieri bancarottieri, ecco la geniale trovata per ovviare al problema: i soldi ricompaiono! Dalle tasche degli studenti!
Sì, avete capito bene, amiche e amici colleghi! Dopo aver pagato tasse universitarie a iosa, la tua università avrà l'opzione (che magari però non eserciterà! Chi lo sa, sono buoni di cuore forse!) di rifarsi dei soldi tagliati in quantità gargantuesche prendendoli dagli studenti già laureati, che ripagheranno fino allo stesso ammontare delle tasse!
Per quei poveracci che però non possono permettersi di pagare tutto subito, state tranquilli: c'è un'agevolazione a misura di operaio. Il pagamento potrà infatti essere diluito fino ad un massimo di 20 anni! Che comodità, avere un altro mutuo!
Ma il nostro amato governo non si dimentica certo degli studenti meritevoli: per chi ha una media superiore a 28/30 si pagherà solo la metà!

Che birbantelli, questi signori del governo! Prima levano una marea di soldi alle università, e poi gli danno  l'opzione di prenderli dagli studenti, oltre alle normali tasse. Così o l'università chiude per carenza di fondi oppure sarà solo per pochi che potranno permettersi di pagare due volte le tasse.

Malandrini!