domenica 29 marzo 2009

MOSTRA DI PALEOGRAFIA

Mostra sul Laboratorio di Filologia Germanica

Mercoledì 1 Aprile ore 10.00 -18.00 Aula 8

giovedì 26 marzo 2009

April, the 1st, the 2nd and the Cherry Trees

Nello sbocciare dei fiori primaverili si percepisce sempre un tocco di cambiamento. Sembra quasi azzeccato, e leggermente ironico, che con questa ventata di novità arrivino anche le elezioni universitarie per eleggere i nuovi rappresentanti studenteschi in Consiglio di Facoltà e negli organi centrali (senato Accademico, Consiglio di Amministrazione).
Senza scomodare paragoni con i fiori di ciliegio posso subito dire che ci siamo candidati anche noi Studenti di Lingue. Un nome allegramente generico che però nasconde dietro di sé l'idea che noi non siamo altro che, appunto, Studenti di Lingue. Niente di più, niente di meno. Il trucco sta nelle lettere maiuscole: siamo studenti con la S maiuscola. Non c'entra niente la media ponderata, crediamo solo che sia ora di smetterla di prenderci in giro vergognandoci di essere studenti di questa facoltà, continuando a dire di volerci laureare in fretta per andare via da questo inferno pseudo-dantesco.
Abbiamo deciso, fondamentalmente, di lamentarci. A Voce Alta. Una cosa tremendamente facile da fare, in teoria.
Ci vogliamo però lamentare nel modo giusto: con chi di dovere. Le lamentele sono ciò ciò che cambiano il mondo, a pensarci bene. Quando prendono la forma di una vera e propria azione, qualsiasi cosa diventa possibile.
E forse la nostra facoltà non funziona perché noi studenti non ci lamentiamo mai nei luoghi giusti. Chi dovrebbe fare l'interesse degli studenti se non gli studenti stessi?
Ci lamentiamo nelle chiacchiere sommesse, al bar, con i colleghi, in giro. Ma chi di noi può dire con coscienza di avere condotto una battaglia vera per quelli che, teoricamente, sono i propri diritti di studente che paga regolarmente le tasse? Forse pochi. Forse nessuno.
Noi decidiamo di provarci.
Non abbiamo l'arroganza di dire che noi siamo superiori, la rappresentanza non funziona così: la rappresentanza equivale a delle persone che si prendono la responsabilità di fare gli interessi dei più in una facoltà.
Chiediamo per questo la vostra fiducia. Vogliamo, noi studenti di lingue, ridare dignità a questa facoltà, per poter dire davvero con un pochino di orgoglio "io sono in Lingue". Con la L maiuscola.
Se davvero ci tenete a cambiare le cose qui, fatelo innanzitutto andando a votare. E' fondamentale, qualsiasi lista votiate. Non gettate al vento la possibilità di imprimere, con il vostro voto, una svolta in positivo.
Chi non decide non avrà poi diritto a lamentarsi.

A voi la scelta.

Alessio Mattana

Studenti di Lingue