venerdì 5 luglio 2013

Questione riduzione appelli: la lettera al preside

All'attenzione del Preside di Facoltà Prof. Paulis
All'attenzione del Consiglio di Facoltà di Studi Umanistici


Vi scriviamo in qualità di gruppi di rappresentanza studentesca presenti e attivi in tutti i Consigli dei corsi di laurea della Facoltà di Studi Umanistici e nel Consiglio della stessa, in merito alla rimodulazione del numero di appelli per studenti fuori corso (e non) votata nell'ultimo CdF. Teniamo a ribadire alcune nostre considerazioni alla luce dei confronti avuti coi nostri colleghi, rappresentanti e studenti:

1 - La proposta di modifica del numero di appelli è stata fatta nell'organo ufficioso che riunisce tutti i vari coordinatori dei corsi della Facoltà, organo che a rigor di logica dovrebbe riportare i pareri dei vari CdC, formati dai docenti afferenti al corso e dai rappresentanti degli studenti; ma così non è stato, visto che dove la modifica è stata presentata, questa risultava inserita tra le comunicazioni del coordinatore di corso, quindi non dava la possibilità al CdC di entrare nel merito ed esprimere un parere;

2 - In questa modifica non viene tenuto conto del fatto che, come effetto delle recenti politiche rettorali, si è verificato un inasprimento degli oneri fiscali per i fuori corso, quali l'incremento percentuale delle tasse, del 5%, 15%, 25-30% rispettivamente per il primo, secondo e terzo anno fuori corso. È da notare inoltre che questi oneri maggiorati potrebbero indurre lo studente ad abbandonare gli studi piuttosto che accelerarne i tempi di laurea, altro fattore che va a scapito della valutazione dei Corsi;

3 - Durante l'ultimo CdF un docente ha garantito che sarà data maggior attenzione alla distribuzione del carico didattico tra i vari semestri e saranno calendarizzate lezioni ed esami, per permettere allo studente una migliore organizzazione del proprio percorso di studi; iniziativa sicuramente lodevole se non fosse che gli attuali fuori corso hanno dovuto pagare sulla loro pelle tutte queste mancanze e, ora, si vedono negato un diritto importantissimo;

4 - Sempre nel corso dell'ultimo CdF è stato ribadito da vari docenti che a parer loro il numero degli appelli non è legato al numero dei fuori corso, come la logica più basica suggerisce; è ovvio che maggior numero corrisponda una maggior possibilità di organizzazione e di approfondimento delle materie stesse. Un esempio più che eloquente sono i corsi della ex Facoltà di lingue e letterature straniere, i quali due anni fa hanno votato per l'introduzione nel regolamento didattico degli appelli mensili, relativamente agli esami orali, per i fuori corso, e, soprattutto, hanno deciso di eliminare la regola del salto d'appello. A fronte di queste misure, si può tranquillamente constatare come abbiano positivamente influito sul numero di studenti laureati nelle ultime sessioni, basti pensare all'ultima sessione del mese di aprile che ha visto ben 102 candidati.
Quindi invitiamo nuovamente alla riflessione su questo punto;

5 - C'è bisogno di un più efficace orientamento in ingresso, che introduca lo studente nell'ottica del sistema universitario e lo porti a conoscenza dei vari regolamenti (ad esempio la possibilità di iscriversi a tempo parziale), consentendogli di prendere decisioni più ponderate e con una piena coscienza dei suoi diritti e dei suoi doveri. Questo a nostro parere aiuterà a ridurre notevolmente il numero dei fuori corso.

Vogliamo portare inoltre all'attenzione del Presidente di Facoltà una petizione con raccolta firme, in cui un numero considerevole di studenti (quasi mille) si son detti contrari alla decisione del CdF. Alla luce di tutto questo, auspichiamo che vi sia una riapertura al dialogo sull'argomento, dove tutte le parti chiamate in causa vengano prese in considerazione.

Alleghiamo il testo della petizione (http://www.petizionepubblica.it/?pi=unicasdl) e le firme raccolte fino al 22 giugno (l'elenco completo è visionabile a questo indirizzo http://www.petizionepubblica.it/PeticaoListaSignatarios.aspx?pi=unicasdl).

In attesa di risposta

Cordiali Saluti,

I rappresentanti degli studenti dei gruppi

Unica 2.0

Studenti di Lingue